lunedì 10 dicembre 2018

Il Natale cristiano e la festa di Hannukka in Israele.



Natale festa della Luce, e la sua connessione con la festa di Hannukka per gli ebrei.

Una generazione di persone và via e un'altra generazione di giovani, si presenta nella società moderna, ma se i giovani non vengono istruiti alla conoscenza della vita nella storia del tempo, prima di loro, rischiano di vivere una vita vuota e senza senso, oppure orientata alla ricerca di qualcosa che riempia la loro vita, in modo da soddisfare il loro desiderio più profondo. Senza la trasmissione dei valori umani e Divini, però cio' che trovano attorno a loro, è un sordo vuoto o un caos senza senso.

Per questo motivo ai giovani si deve "tramandare" la storia della Salvezza, che è indirizzata anche a loro, o meglio sopratutto a loro, che sono, come dice il Vangelo "i forti" e coloro che con la loro vitalità, possono vincere tutto nel mondo.

Il Natale è una festa antica quanto l'uomo, ed è da 2000 anni che il Natale viene celebrato nel mondo, come "festa della Luce", la luce Divina. Questa luce viene poi diffusa in tante luci di mille colori, a simbolizzare che la Luce Divina è una, ma  le luci tante e diverse, quindi bellissime nella loro diversità, quante sono le persone, uniche e diverse, ognuno con una luce particolare che brilla nella loro vita. E' questa diversità che rende il mondo così speciale.

La Luce è "segno" di Dio per molti popoli, ma per ebrei e cristiani la Luce è il segno distintivo del Divino, e per questo il Natale è la festa della Luce Divina per eccellenza. La luce è anche "segno di speranza" oltre che segno che non si cammina nel buio.

Di questa tradizione ebraica, dell'accensione della menorah durante la festa di Channukka, se ne parla sempre di più, tanto quanto più gli ebrei per la potenza della Resurrezione di Cristo, ritornano nella terra di Israele. La rinascita di Israele è il frutto diretto della Nascita e Resurrezione del Messia Gesù. Motivo per cui Dio ha voluto spiegare tramite il veggente ebreo Nir Ben Artzi, come trasmettere agli ebrei moderni, la storia della "Festa della Luce" in Israele, dicendo:

Questa è la settima candela di Channuka, la vigilia dell'ottava candela di Chanukah. La cosa bella ed elegante, che il Creatore dell'Universo guarda dal Cielo e vede che ogni sinagoga in Israele illumina una Menorah. La sinagoga è un piccolo Tempio. Tutte le sinagoghe in Israele da Metulla a Eilat, Ashdod e Gerusalemme al centro, guida i fedeli accendono candele e più o meno nello stesso momento. Tutte le sinagoghe in Israele e solo nella Terra di Israele - sono viste nel Cielo come un grande Tempio.

Tutte le candele nelle sinagoghe si uniscono in un'unica grande candela nel Cielo, come la candela centrale che si trovava nella Menorah del Tempio. Tutte le candele delle sinagoghe nella Terra d'Israele si avvicinano e si uniscono in una candela al Cielo. Proprio come nel Tempio. La Terra di Israele sembra un enorme Tempio dal Cielo. Poi le persone vanno ad accendere candele Chanukah nelle loro case, e milioni di altri ebrei accendono candele Chanukah nelle loro case. 

La luce nascosta si unisce, alle luci del Tempio. La candela centrale della menorah, raccoglieva tutte le luci di tutte le candele, accese in tutte le sinagoghe.

In questo messaggio rivelato a Nir Ben Artzi, Dio vuole ricapitolare nel Natale il senso per il cristiano oggi, della festa Natalizia, dell'albero, delle luci che vengono messe insieme a tante decorazioni nell'albero e che hanno il loro significato profondo. L'obiettivo è quello di riportare alla sua bellezza iniziale, l'Albero della Vita che in qualche modo è stato alterato dall'inganno del serpente alla prima coppia Adamo e Eva, facendo in modo che le nuove generazioni di giovani, possano comprendere il profondo significato di ciò che celebriamo nelle nostre case e chiese. 

Chi infatti avrebbe infatti potuto pensare di celebrare il Natale, la sua connessione a Gesù bambino, un ebreo di Nazareth, nato come "Luce del mondo" alla festa delle luci di Hannuka, che gli ebrei celebravano, molto prima della nascita del bambinello?

Chi avrebbe potuto pensare ad "un albero", alle luci, alle varie decorazioni, se non fosse stato guidato dalla Sapienza Divina e dalla connessione del Natale alla festa di Hannuka, cioè la festa ebraica della luce?


La festa di Hannuka e l'accensione della menorah per gli ebrei ovunque e in terra di Israele, è direttamente connessa con la festa del Natale, celebrata da milioni di Cristiani in ogni angolo del mondo, e per questo motivo l'albero di Natale, le luci in ogni casa, le decorazioni nelle nostre strade, sono simbolo dei doni che Dio vuole dare ancora oggi agli uomini, in un mondo ristabilito, nuovo e ricreato, per il bene del mondo. La nostra Salvezza è più vicina oggi, di quando siamo diventati credenti. Ogni anno rinnoviamo la speranza e la fede, nell'attesa della venuta del Messia. 

Infatti oggi più che mai le luci del Natale devono illuminare il buio del nostro mondo, delle nostre case, delle nostre famiglie, piombate nell'oblio totale della realtà del Divino e di Dio, a motivo della precaria trasmissione dei valori umani, storici e sociali alle nuove generazioni. Il veggente ci ricorda che tutti siamo coinvolti in questo processo,quando dice:

"Rabbini e grandi studiosi della Torah sanno che c'è un Messia, il "Messaggero del Santo". Alcuni sanno e tacciono, alcuni sanno e cercano, va bene anche questo. Meglio di niente. Tutti sanno che questo è un periodo di grande confusione, tutti i leader e i membri delle città e degli enti locali, membri della Knesset, ministri e il governo tutto -  hanno perso direzione. Tutti sono confusi e la vita si è complicata, non sanno cosa porterà un giorno, e non sanno cosa succederà ogni secondo".

Ogni volta si alzano con una nuova frase, un nuovo proverbio e si fanno del male a vicenda. Come dei bambini sciocchi, parlano delle cose personali degli altri, di riunioni denigratorie, che disprezzano la gente e disprezzano se stessi e le loro famiglie. Tutto mescolano tra loro e il Creatore ha preso in mano le redini della vita, dei  leader della Terra d'Israele in ogni angolo della terra, e non capiscono che è Dio il leader del popolo di Israele. 

Il Creatore mostra loro che solo Mashiach, è un uomo di Dio, che sente tutto - senza eccezioni - sia in Israele che nel mondo. Allora quando il Messia sarà Rivelato in pubblico, ci sarà un nuovo mondo di vita, di amore e pace, e gli ebrei vivranno per sempre. 

Che lo si voglia o meno, la realtà della vita ci porta ad una ricerca di ciò che è bello, perfetto, che porti felicità, benessere, pienezza e questa ricerca non è circoscritta ai ricchi o i poveri, ma a tutti gli uomini. Tutti infatti desiderano una vita prospera e di benessere totale. Questo obiettivo però per essere raggiunto, deve seguire quella luce Divina, che non tutti conoscono e ricercano.

Entrambi ebrei e Cristiani attendono il Messia, ognuno secondo la loro comprensione delle Sacre Scritture, ma che inevitabilmente convergono un un unico insegnamento, dovuto alla nazionalità del Messia, che è un ebreo per entrambi, ebrei e cristiani, devono imparare a parlare "ad una stessa voce, uniti". Così come la Luce è una, emanata da un solo e unico Dio, così "i suoi colori differenti" (come la tunica di Giuseppe era di vari colori), così anche ebrei e Cristiani nelle loro varie denominazioni e "variegate espressioni", sono chiamati oggi più che mai ad essere uniti, per la venuta dell'Unico Messaggero di Dio e Messia Yeshua- Gesù di Israele.





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