La prima domanda che i 12 Apostoli, tutti ebrei, hanno posto a Gesù subito dopo la Sua Resurrezione, è rivolta al Regno futuro di Israele. La rinascita e la restaurazione del Regno di Israele è il fatto più importante per il popolo ebraico: riavere una Casa, un popolo, una terra Santa dove Dio possa abitare, come appena dopo l'uscita dall'Egitto. Regno che Israele dovette "dividere" e perdere, a motivo dell'infedeltà.
La venuta del Messia è stato un evento di speranza nella Terra Santa, e per questo motivo la prima domanda degli Apostoli, è stata relativa a questo tema. Quando sarebbe risorto e ristabilito anche il Regno di Israele?
Ce ne parla il libro degli Atti 1:
«Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il Regno di Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere "i tempi" e "i momenti" che il Padre ha riservato alla Sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra».
Gesù ha voluto però parlare dei "segni" che Dio mostra per farci capire che "il tempo è vicino", e le informazioni sui segni, li ha dati nei Vangeli, affinchè possiamo prepararci ed essere pronti.
La restaurazione di Israele come Stato, del popolo ebraico come un popolo unito e Divino, di una Casa Ebraica dove poter vivere con il proprio Dio, è la missione principale del Messia. Gesù non ha fatto mistero di questa Sua Missione, e durante un momento di missione nel territorio Libanese di Tiro e Sidone, Gesù chiarisce una cosa molto importante: Lui fa' del bene a tutti, ma la Sua missione è diretta principalmente "alla Casa di Israele e al popolo ebraico".
Ce lo spiega il Vangelo di Matteo 15,21:
Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». Ma Egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della "casa di Israele"».
Anche gli Apostoli desideravano fare del bene a tutti "senza badare ai confini", ma il Messia Gesù è stato categorico che la Sua Missione è stata prevalentemente indirizzata prima di tutto, ai figli perduti di Israele, una "Casa Ebraica" a pezzi, apparentemente sperduta.
Perciò deve essere chiaro a qualsiasi credente non ebreo che crede nel Messia: la missione principale, anche se non unica, del Messia è quella di ricomporre il Regno di Israele, con gli ebrei nella loro terra, e con la terra restaurata dagli ebrei. La Casa ebraica deve essere ricomposta dal Messia per gli ebrei, e poi per chi ama il piano di Dio e del Suo Messia.
Nella Torah ebraica, il profeta Geremia nel capitolo 16,14 ha parlato della rinascita dello Stato Ebraico di Israele in termini molto Messianici, pre-annunciando il "grande ritorno degli ebrei in Israele. In questo annuncio parla del lavoro e della missione del Messia: lavorare per riportare "gli ebrei nella loro terra. Per questo motivo possiamo dire che il lavoro del Messia, è più grande del lavoro di Mosè. Insieme hanno compiuto un lavoro epocale, ma il lavoro che compie oggi il Messia, è visibile su scala globale, tanto quanto Israele è nelle news di tutto il mondo. Pertanto oggi viviamo momenti profetici paragonabili all'Esodo, ma molto più eccitanti, perchè il Messia è presente in Israele.
Il ritorno dei dispersi in Israele
Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; ma piuttosto si dirà: "Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi".
E Io li ricondurrò nel loro paese che avevo concesso ai loro padri.
La promessa "del ritorno" degli ebrei pertanto, è un evento storico di maggiore importanza dall'uscita dall'Egitto del popolo di Israele, ed è la "missione principale" del Messia.
E Io li ricondurrò nel loro paese che avevo concesso ai loro padri.
La promessa "del ritorno" degli ebrei pertanto, è un evento storico di maggiore importanza dall'uscita dall'Egitto del popolo di Israele, ed è la "missione principale" del Messia.
Daniele e la statua, significato e verifica delle Nazioni moderne presenti nel sogno.
La statua menzionata dal profeta Daniele, parte del sogno del re di Babilonia, (moderna Iraq) è facilmente resa comprensibile ai nostri giorni. Il mondo è stato guidato da 4 grandi Imperi: Babilonia- moderna Iraq, Medio Persia-moderno asse Iran-Siria, Grecia e l'Impero Romano che costituiva "le gambe e i piedi " con le quali questi poteri islamici camminano nel mondo, oggi.
La testa, cioè la mente del potere è Babel, Babilonia, sede del potere sfrenato; il petto e le 2 braccia la Persia e l'asse Siriano moderno Iran-Siria, i fianchi la Grecia e il suo impero maestoso, e infine il quarto e più importante Impero o sistema mondiale, l'Impero di Roma.
Per poter essere messo in moto, questo potere economico, politico, sociale, come una macchina, questa statua ha bisogno delle ruote, le sono per l'uomo le gambe. Altrimenti starebbe fermo nel suo territorio senza possibilità di movimento. Il sogno interpretato da Daniele è la metafora del mondo moderno, basato ovviamente su pilastri antichi, quando l'uomo arrogante e senza Dio Creatore, pensava di costruire un mondo economico potente, mettendo da parte il Creatore di tutto.
Babel perciò-moderna Iraq è da sempre la "testa d'oro", la mente di tutti i mali dell'uomo, dell'arroganza e del disconoscimento del Creatore negli affari del mondo. il Profeta Geremia predige la "fine di Babilonia" in modo catastrofico.
L'Iran e l'asse con la Siria, parte dell'antica Medio-Persia, è il cuore malvagio e le "braccia" di questo potere malvagio, che con le sue braccia lavora per allungare la sua influenza in altri territori che vuole controllare. Oggi infatti "le braccia" di questo potere cercano di raggiungere tutto il territorio Medio Orientale, per influenzarne il sistema di vita.
La Grecia e cio' che ha rappresentato per il mondo antico, con la sua ricerca di Dio e con la sua idolatria verso "un Dio sconosciuto" al quale non ha saputo dare un nome, presentando un panteon di dei e influenzando il mondo conquistato, durante il suo tempo. Ancora oggi molte delle nazioni visitate dall'impero Greco, sono politeisti e non conoscono il vero e unico Dio.
La storia dei regni e dei regnanti, è la storia stessa dell'uomo, che vive senza il Creatore pensando di fare cio' che vuole nel mondo, e di altri che cercano Dio ma a tentoni lo trovano, semmai lo trovano.
La storia del 4 e ultimo impero quello di Roma è quello decisivo, in quando nessun uomo puo' camminare senza gambe e piedi. Roma viene descritto a Daniele come la forza che cammina per le strade del mondo, conquista, distrugge chiunque ostacoli il suo cammino. La posizione geopolitica di questi 4 imperi mondiali, è la stessa identi ca oggi e tutti i partecipanti, i re di questo mondo, sono allo stesso posto di allora.
Nel sogno del re di Babilonia, interpretato da Daniele un ebreo della diaspora, Dio Creatore rivela il futuro, cioe' il nostro presente, oggi. Verrà un'uomo Divino che "spezzerà le gambe" a questo "idolo umano" formato da un potere economico, politico e religioso che rifiuta il Dio Vivente, il Dio di Israele, il Regno di Dio e di Israele sarà Eterno e Dio sarà l'unico su tutta la Terra, ad essere riverito, amato, e adorato.
Daniele 2,44 ce lo racconta come Dio gli mostro' in visione:
Al tempo di questi re, il Dio del Cielo farà "sorgere un Regno" che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi.
Questa pietra di cui parla il profeta Daniele, è il Messia! Il Regno è lo Stato di Israele!
Daniele 2,44 ce lo racconta come Dio gli mostro' in visione:
Al tempo di questi re, il Dio del Cielo farà "sorgere un Regno" che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi.
Questa pietra di cui parla il profeta Daniele, è il Messia! Il Regno è lo Stato di Israele!
Si legge infatti nella Scrittura:
Ecco io pongo in Sion
una pietra angolare, scelta, preziosa
e chi crede in essa non resterà confuso. 1 Pietro 2,6
una pietra angolare, scelta, preziosa
e chi crede in essa non resterà confuso. 1 Pietro 2,6
L'Iraq è ancora li' con il nome antico di Babilonia, l'Iran e la Siria sono ben presenti nelle news mondiali attuali, con il loro desiderio di "unificare il mondo islamico con le antiche 2 braccia, che vanno dall'Iran alla Siria, con tutti i popoli a bordo nel loro piano di dominio del MO.
La Grecia resta quel potere di un tempo, che intanto che cerca Dio Creatore, pensa, scrive, inventa "distrazioni culturali e intellettuali", finendo per mettere tutti nel pantheon degli dei.
Roma invece è tutta un'altra storia, perchè l'impero nel suo turno di conquista dei popoli, ha operato nel mondo quando Israele aveva ancora il Tempio ebraico a Gerusalemme, ed è proprio a Roma che Dio Creatore nella geopolitica del mondo, ha consegnato temporaneamente, la missione di portare il Messia tra le nazioni, in tutti i luoghi dove le gambe, possono portare un uomo forte e ambizioso.
Israele 2000 anni fa era come oggi, una Nazione relativamente piccola nel suo territorio, in una posizione geopolitica particolare, come oggi, e non aveva la forza geopolitica di poter diffondere altrove la Luce della menorah, la Luce Divina. Per cui Dio che è Padre ha visto bene l'Italia e l'Europa, nella sua Capitale di Roma, come quei mezzi attraverso avrebbe compiuto e rese attuale le parole del profeta Geremia, che la Luce del Creatore doveva raggiungere "tutti i confini del mondo", e chi se non 2 forti gambe con 2 piedi potevano mettere in azione questo processo?
La Luce del vero e unico Dio da Gerusalemme si è perciò spostata temporaneamente e per un periodo limitato, questo sia chiaro, a Roma per essere diffusa in tutto il mondo, ma viste le promesse "del ritorno" e la promessa della restaurazione finale di Israele in tutto e in tutti, a Daniele viene mostrata un "pietra" che colpisce i "piedi" e spezza le gambe di Roma, rendendo la metafora comprensibile ai nostri giorni.
In un tempo specifico Roma non potrà più muoversi o andare da nessuna parte, perchè Dio prepara il "ritorno di Israele" e la restaurazione del Suo popolo, e quindi in un tempo preciso, queste gambe non potranno più muoversi, tutti gli imperi umani economici e di potere saranno distrutti e solo Israele esisterà, rinnovato, ristabilito e riabilitato.
Dopo la fine dell'antico Impero di Roma, recentemente negli ultimi tempi, 70 anni sono stati necessari per Dio per ripetere la storia e mantenere la promessa ad Israele, del suo ritorno nella sua antica terra, del popolo ebraico e di Dio nella Sua città e Capitale Gerusalemme.
Possiamo dire che ufficialmente gli antichi 70 anni del profeta Geremia si sono replicati, e con la Dichiarazione di Trump, Israele viene ricostruita, ristabilita, rinata.
Come possiamo notare i primi 2 imperi mondiali sono oggi paesi musulmani, mentre gli altri 2 sono due imperi in Europa; questo ci vuole far capire che la "bestia del potere economico, senza Dio e senza scrupoli, nasce nel Medio Oriente, mentre l'altra gamba e la sede del potere economico idolatra è in Europa, luogo che oggi è schierato drammaticamente e a suo totale svantaggio,contro Israele.
Questa alleanza malvagia tra il moderno islam Iran e Siria e i 2 poteri-nazioni cristiane, Grecia e Italia=Europa moderna,sono la metafora della corruzione del potere economico mondiale, che ripete l'antico peccato di orgoglio e cerca ancora una volta, di replicare "la Statua d'oro di Babilonia", una forza che si oppone a Dio Padre Creatore e al Suo Messia.
E' un testa a testa tra l'uomo corrotto e l'uomo che riconosce Dio Creatore e il Suo piano geopolitico, dove Israele è il centro spirituale del mondo. Le forze che nel passato hanno cercato di occupare e distruggere gli ebrei, sono le stesse oggi che unendo le forze e facendo alleanze con il mondo islamico, cercano di distruggere , occupare e dare ordini a Israele, nell'unico tentativo di togliergli cio' che Dio ha promesso, e privare il mondo di Dio nel mondo moderno.
Il testa a testa tra "la statua di Daniele" e Dio Creatore è lo stesso testa a testa dell'Iran, della Siria &Co, dell'Europa e di chi si è alleato, contro lo Stato di Israele. Queste forze alleate di fatto progettano contro Dio, e per questo Israele è il loro vero obiettivo di fake news. Questa Grande Impostura Islamica Mondiale che dalla sua "testa" da ordini alle "gambe" per unirsi formando un'alleanza malvagia Cristiano-islamica, con l'unico intento di distruggere e occupare Israele, è un progetto antico reso visibile, nel mondo moderno. Il patto Europa-Iran sul nucleare, lo scambio economico tra Europa e Medio Oriente, tutto è organizzato per unire le forze contro Dio Creatore e il Suo Messia di Israele. La negazione del pericolo dell'islam, la storiella che l'islam è un sistema politico-religioso di pace, sono solo una piccola parte della Grande Menzogna della "statua" che Daniele descrive.
Conosciamo la fine della "statua d'oro" e dei 4 Stati coinvolti nel progetto contro Dio Creatore, e sappiamo che Iran e Siria, Grecia e Roma=Europa, saranno distrutte. Dio manda il Suo Messia a "spezzare in frantumi" i piedi e le gambe che potevano far camminare questo mostro economico, religioso e sociale, per dare appuntamento a tutti in Israele, nella "Valle del Giudizio", dove tutti i popoli saranno giudicati.
Mentre l'Europa va a pezzi, l'Inghilterra esce dal progetto Europeo con la Brexit, Israele cresce, l'economia, la medicina, la scienza fanno passi da gigante a servizio dell'umanità. E' la piena attuazione della profezia di Daniele!
Infranto il "patto di Roma" della EU e della sua malvagia alleanza con il Medio Oriente, l'Iran e le Nazioni Islamiche, si infrange nel 2018 per sempre, la grande disobbedienza umana verso il Suo Creatore, il quale ricompone la geopolitica Divina. Il crollo dell'EU segna anche la fine della supremazia dello Stato Vaticano e la sua influenza nel mondo islamico e globale, un fatto da non sottovalutare...
Ma intanto che Dio attende il "giorno" per questo Giudizio, il Messia è all'opera e lavora, e noi lo vediamo; gli ebrei fanno aliya, costruiscono case e le abitano, la Terra di Israele è feconda, gli ebrei hanno una Casa Ebraica e Gerusalemme è stata riconosciuta come unica e indivisibile Capitale del popolo di Israele.
Dove siamo biblicamente nel 2018 e dove si dirige Israele.
Ezekiele 37,15 la prossima vera sfida per Israele.
L'annessione della Giudea e della Samaria è il segno della presenza del Messia in questa generazione, nella terra di Israele. Il compimento di questa profezia porterà Israele a diventare nei prossimi 5/10 anni and uno Stato Ebraico Unito, forte e in perfetta armonia con l'unico Dio e il Suo Messia, tanto che formerà Il Regno Ebraico Unito di Israele.
Giuda e Israele in un solo Regno
Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti uniti a lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Efraim e tutta la casa d'Israele unita a lui, e accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. Quando i figli del tuo popolo ti diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?, tu dirai loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano à Efraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia.
Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e dì loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese:farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né più saranno divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per sempre. Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro un'alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Le genti sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre».
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